In particolare, le quote riguardano:
* 44.600 lavoratori domestici o di altri settori produttivi, provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Questi ingressi sono ripartiti così: albanesi 4.500; algerini 1.000; bangladesi 3.000; egiziani 8.000; filippini 5.000; ghanesi 1.000; marocchini 4.500; moldavi 6.500; nigeriani 1.500; pakistani 1.000; senegalesi 1.000; somali 100; srilankesi 3.500; tunisini 4.000;
* 105.400 lavoratori domestici o di assistenza alla persona, provenienti da altri Paesi.
È stato confermato anche il filtro per i datori di lavoro stranieri. Verranno infatti accettate solo le domande presentate da quanti, alla data di pubblicazione del decreto, hanno già o hanno chiesto un "permesso per soggiornanti di lungo periodo” (la nuova “carta di soggiorno”). I datori stranieri avranno venti giorni a partire dal 15 dicembre per confermare online sul sito www.interno.it di avere questo requisito e di essere ancora intenzionati a portare a termine l’assunzione.